L'altra sera guardando uno dei tantissimi films americani che fanno parte dell'armata culturale che lavora per omologarci, ho visto una scena, che vediamo molto spesso in
questi films. In un ufficio si svolge una breve discussione tra il capo e un impiegato, che ritiene non produttiva per l'azienda una proposta che il capo sta facendo. Lo scambio viene interrotto bruscamente dal capo dopo poche battute:
-Raduna la tua roba, tra dieci minuti devi essere fuori di qui ! Sei licenziato !-
L'abbiamo vista cento volte 'sta scena, si sa, gli americani sono sbrigativi, mica c**zi. Però stavolta mi ci sono fermato sopra.
E' evidente che la scena è normale, per l'America. Da noi un po' meno grazziaddio. Qui c'abbiamo "idirittidiilavoratori..aarticolodiciotto", tutta roba legale che complica la la vita a 'n povero imprenditore (con più di 15 dipendenti) che vuole mandare per stracci qualcuno senza tante giustificazioni, eccheccavolo !
E diventano chiare alcune cose. Da un paio d'anni la Fiat ha cominciato a chiudere stabilimenti. Per quelli che erano rimasti aperti ha rinnegato il contratto collettivo nazionale, ha imposto condizioni di lavoro più dure, col ricatto di chiudere, è uscita dalla confindustria, ha fatto mirabolanti promesse di investimenti e occupazione (fabbrica Italia...venti miliardi), ha spostato produzioni all'estero.
Adesso le promesse sono diventate puzzette e chiede altre facilitazioni. Tutto questo, col peso che ha nel panorama produttivo del paese, spinge tutto, produttori, normative, governo, forze politiche, con un'ulteriore pesante ricatto, verso un peggioramento delle condizioni di chi deve lavorare per vivere.
E diventa chiaro tutto il tira e molla sull'articolo diciotto, lo statuto dei diritti dei lavoratori, il contratto nazionale o i contratti azienda per azienda, le differenze tra FIOM-CGIL e gli altri sindacati. E per capire bene bisognerebbe allargare il discorso a come stiamo in Europa e rispetto all'Europa, i rapporti tra capitalismo USA e l'Europa e quello che ha combinato Superman-Marchionne in America. A presto.
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