venerdì 31 dicembre 2010




COME LAVOREREMO....?


 
      E' deprimente che il dibattito sull'accordo di pomigliano e su quello avvenire di Mirafiori stia passando senza che ci sia un vero dibattito . O comunque troppo scarso , asfittico , rinunciatario .
     

      La cosa più triste è che tra gli stessi lavoratori sia molto bassa la voglia di confrontarsi con novità che arriveranno a cambiare drasticamente il modo di stare nei luoghi di lavoro .
Per ora l'attacco della FIAT non è principalmente sul salario , anche se un aumento di trenta euro lordi al mese fa ridere , o piuttosto fa piangere .


      L'attacco più imortante e allarmante è quello sulle condizioni di lavoro e sulla rappresentanza sindacale , che renderà sempre più possibili nel tempo abusi , imposizioni e decisioni unilaterali senza appello , da
parte dell'azienda , senza che i lavoratori abbiano alcuna possibilità di contestare o trattare .
     

      Basta andarsi a leggere la clausola di resonsabilità, la 13^ della copia del contratto di Pomigliano pubblicata da vari giornali nei giorni scorsi , che dice tra l'altro :
(<< il mancato rispetto degli impegni eventualmente assunti dalle Organizzazioni Sindacali e/o dalla RSU ovvero comportamenti idonei a rendere inesigibili le condizioni concordate per la realizzazione del Piano e i conseguenti diritti o l'esercizio dei poteri riconosciuti all'Azienda dal presente accordo, posti in essere dalle Organizzazioni Sindacali e/o dalla RSU, anche a livello di singoli componenti, libera l'Azienda dagli obblighi derivanti dalla eventuale intesa nonché da quelli derivanti dal CCNL Metalmeccanici....... >>)
      Per capire che FIM e UILM hanno rinunciato "per contratto" a contestare o denunciare alcunchè .


      Essendo questi i fatti è perfettamente logico e coerente il rifiuto della FIOM ad accettare e firmare un contratto così concepito .
      Significherebbe ficcare la testa nel cappio e fare
le felicitazioni al boia e al giudice per una così bella sentenza .


      Qui si apre un discorso doloroso , purtroppo .
Mi pare evidente che questa battaglia è persa . Sappiamo tutti che soprattutto i lavoratori , e sindacati che hanno accettato , l'hanno fatto sotto ricatto .
      Un ricatto pesantissimo , ineludibile , non si sfugge , o questo o la fame , non c'è altro .


      Questo è stato reso possibile da cause più grandi di noi e perfino più grandi di Marchionne , ma da cui lui però può trarre qualche vantaggio ; ha sicuramente più strumenti , ma credo che anche lui debba farsi bene i conti .(<<sei milioni di vetture all'anno !>>...boh..?)
      Se fa il botto lui non c'è barba di turaorecchi , e i dati dell'economia americana , a cui è molto legato , non sono così allegri . Ho scritto qualcosa di questo in  questa pagina
      Credo che sappia meglio di noi cosa
succede in Cina , India , Brasile , Medio Oriente , Fed ,
BCE , e vari G20 sulla finanza planetaria. Cheddiocelamandibona !... E solidale !


      Quindi , mantenere ben chiare le posizioni di principio , ricorrere a tutti i mezzi legali contro le norme antisindacali che violano la costituzione italiana , ma non arroccarsi dietro i principi e isolarsi .
      Riconoscere che l'avversario è più forte e preparare la partita di ritorno mi pare più proficuo .
     


      La partita di ritorno per me significa prima di tutto creare e allargare sempre più la conoscenza e la coscienza di quanto sta realmente accadendo . Perchè questa sola può essere la vera forza . Troppi i fatti che sono avvolti da una nebbia che non consente di vedere più lontano a troppa gente .
      Il sindacato deve ora innanzitutto parlare , in tutti i modi , con tutti i mezzi .
     


      Spiegare che siamo in un'era , in un paese , dove costituzionalmente i diritti elementari dell'essere umano e del suo lavoro non possono essere violati .
      Questo secondo me dovrebbe essere fatto anche dai partiti di sinistra e di centro sinistra . Tenere conto dei problemi enormi che attraversa l'economia di tutto il mondo , ma mantenere ben chiaro che la soluzione non è comprimere le condizioni d'esistenza di chi lavora , anzi questo metodo alla fine diventa un fattore deprimente per l'economia . Sono altre le strade , ma qui il discorso si allarga troppo e per ora lasciamo perdere  

E qui >:Altri dettagli

 

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