giovedì 26 gennaio 2012

BACK TO BARRACKS !!

Stamattina il giro mattutino per giornali e blogs ha prodotto sentimenti che continuano a fare a cazzotti tra di loro. Non riesco a citare tutto perché l'Altzheimer avanza e una impressione d'insieme riesce egregiamente a rinforzare il disorientamento. La Merkel strilla rigore e gli "arbitri" litigano, tradotto, non riusciamo a decidere in quale modo finire con le pezze al culo, siamo fiduciosi
. Un articolo del NYtimes di un'oretta fa sul convegno di Davos, 345 tra capi di stato e grandi finanzieri  "Capitalism, in its current form, no longer fits the world around us,’’ Mr. Schwab said in a statement last week. ‘‘We have failed to learn the lessons from the financial crisis of 2009.", tradotto, i capitalisti stessi non sanno più come gestire il loro giocattolo, e qui mi trovo stranamente a sperare che ci riescano, anche se io non l'ho mai amato, perché le proposte alternative che girano finora, tranne pochissime eccezioni, politicamente deboli, fanno piagne. I provvedimenti del governo Monti stanno rischiando di provocare una guerra tra bande senza intaccare i meccanismi decisivi, e forse non è un caso. Un articolo de Il Fatto Quotidiano illustra come tutti gli iscritti e sindacalisti della Fiom non hanno più diritti di presenza e di parola nelle fabbriche FIAT, tutti gli altri sindacati sì, loro no, stanno fuori dalle fabbriche , nelle roulottes. Questo almeno fa giustizia di tutte le stronzate sul sindacato che girano, cioè chiarisce chi è nemico e di chi. Però, dopo aver letto 'ste cose un pensiero sbuca prepotente: siamo fottuti, abbiamo perso, almeno per ora, ma, purtroppo, perché è drammatico anche per noi, chi dovrebbe aver vinto non riesce a gestire un cazzo, e questo è anche peggio. E quindi 'ste parole "back to barracks", ricordo di un romanzo di un ragazzo di Dublino, che faceva l'impiegato di banca qui in Italia, cent'anni fa, ma è solo una meschina tentazione.  


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