lunedì 2 aprile 2012

Continuano i tentativi più o meno maldestri di tenere in vita banche e altri istituti che non pensano proprio più a finanziare attività produttive,


        Avevo scritto circa tre anni fa sul vecchio sito statico e poi riportato pari pari all'apertura del blog:  
 ..........<< Continuiamo ad avere davanti agli occhi le boiate commesse dai grandi traders all'interno di istituti finanziari , banche , assicurazioni etc. attraveso strumenti quali derivati ,futures , swaps , hedge funds e via truffando .
     A questo punto io , cittadino quasi normale e sommamente folk comincio a chiedermi
perché nessuno di quelli che dovrebbero controllare e regolamentare la pratica delle transazioni finanziarie non inizia a proporre qualche limite alla "fantasia" delle persone e dei gruppi che continuano ad accumulare capitali a spese del mondo intero .
  Limiti all'anonimato di certi capitali , limiti alle possibilità di infilare in un pacchetto titoli che non valgono neanche la carta delle cedole , limiti all'opacità sui contenuti e sui rischi , non parlo di eliminare le libertà sostanziali nelle transazioni , ma di fronte a comportamenti che mettono in ginocchio il mondo intero qualche limite sembrerebbe logico ; e invece in questo contesto diventa un discorso da vispa Teresa .
 .........un mercato dei capitali che non ha più nessun contatto con l'economia di produzione di beni e servizi e col capitale che rischia , e che continua a succhiare ricchezza dai risparmiatori , dal "parco buoi" di tutte le borse del mondo e dai produttori .
  Esiste un'economia reale sempre più dissanguata che però produce , finchè può , pluvalore , cioè ricchezza reale , e qui credo stia il quibus .Ai piani alti non solo non si produce ricchezza ma si depaupera sempre più la possibilità di tutto il sistema di produrne . Il risultato in un termine più o meno lungo è inevitalmente un impoverimento di tutto e tutti .>>........
     Chiedersi: "questi dove vogliono arrivare"(come Totò mentre prende gli sberloni) e cosa vuol dire "questi" mi pare conseguente, sembrerebbe una specie di suicidio programmato , ma forse c'è qualcos'altro. 
     Intanto "questi" sono una realtà che ha una storia documentata di duecento anni almeno. Dal diciottesimo secolo le associazioni dei grandi finanzieri del pianeta sono nate e cresciute, poco pubblicizzate certo, e   hanno sempre lavorato per governare l'economia e la politica di tutti i paesi. Non c'è niente di demoniaco o soprannaturale, come asseriscono certe vulgate che girano per i vari media; se c'è una filosofia è quella del potere nudo e crudo. Sono "loro" (io credo che il cartello ormai esista e funzioni) che hanno in mano la tanica di benzina per far girare la carretta, e in questo momento storico la centellinano, con un fine naturalmente...... 
     Dove vogliono arrivare. Negli ultimi decenni, soprattutto nei grandi paesi produttori più progrediti, la redditività dei capitali impegnati nelle produzioni era calata troppo, per loro, proprio per l'affermarsi dei diritti e delle garanzie dei lavoratori.  Quindi ora la crisi sta facendo il suo bravo lavoro di livellare tutti al ribasso, senza tanti complimenti. 
    E ho paura che il margine di manovra di governi, tutti, partiti, tutti, sindacati, tutti, sia, al massimo, su quanto, al ribasso, purtroppo. 
    A meno che non sia loro scappata di mano, come è sembrato in alcuni momenti, ma in quel caso non ci sarebbe da avere paura , ma terrore.

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