martedì 2 novembre 2010

DESTRA SINISTRA DESTRA SINISTRA

    Qui siamo in periferia , le sfumature scarseggiano , è tutto un pò tagliato coll'accetta , contenuti poco articolati ,un pò ottusi , senza distinguo , senza nessuna profondità , si guarda a malapena la scorza , delle cose , se e quando si guarda . Una bell'aria , color fumo , leggermente stantia , ma fa vissuto.

    E' un pò di tempo che 'sta categoria , " periferia ", soprattutto nella sua connotazione di distanza dal centro degli avvenimenti , dall'informazione sulle cose , sui fatti e sul senso che hanno , dall'interesse che possono suscitare , sembra allargata , non ha più confini precisi , spaziali , come una volta . Ha cambiato natura ; da l'idea di una nebbia , di un ottundimento che è sceso un pò su tutto e tutti .
    Quello che è rimasto non ottuso dalla nebbia è la parte più ferina dei comportamenti e delle ideologie , del modo di vivere e di rapportarsi , dell'acquisire i mezzi di sussistenza e la stima sociale , e del governare , spesso poco pulito . Io sono convinto che sia il risultato di una grande disillusione , totale , profonda ; il famoso crollo delle ideologie , come dicono quelli che hanno studiato .
    Assunto che la spinta alla conservazione e quella al cambiamento , parlo di politica , fanno parte del bagaglio di tutti noi che apparteniamo alla specie homo insipiens , cioé sono tuttedue dentro ognuno di noi , spesso indipendenti dalle condizioni fattuali dell'esistenza , e fatta salva la buonafede di chi ha aderito all'una o all'altra schiera ; forse è il caso di partire da qui per mettere sotto la lente della critica i grandi tentativi di costruzione di sistemi sociali del secolo scorso . Delle aberrazioni ne parliamo dopo , adesso parlo delle idee all'origine di tutto , delle teorie sociali che hanno praticamente dato forma alla costruzione di tutte le nazioni negli ultimi duecento anni , nessuna esclusa .
    Sono due secoli e mezzo che si affrontano , che ci affrontiamo ; conservazione e cambiamento , reazione e rivoluzione , socialismo e corporativismo , o comunque li vogliamo chiamare . I tentativi più totalizzanti hanno fallito , e quindi bisogna per forza che ognuno si faccia due conti in casa propria , per prima cosa , poi c'è il giudizio storico , ma quello è più complicato .
    Prima di continuare : io , come tutti o quasi , sono di parte , stabilmente e serenamente , anche se con questo articolo mi sto guadagnando mazzate da tutte le parti . Sono stato "gommunista" , come diceva autorevolmente la mia ex consorte , e mentre traverso perigliosamente la mia brava riflessione critica non posso sognarmi di passare da un'altra parte . Non credo sia difficile comprendere come per me è naturale affidarmi a chi la pensava come me , io ne conosco l'onestà , soprattutto se sta percorrendo la sua brava riflessione critica .
    E , per chi può sentirsi digustato da questo discorso , vorrei far riflettere su come può essere disperato e disperante continuare a difendere acriticamente contro tante evidenze quello su cui avevamo riposto tante speranze . Arriva il momento , ed è molto penoso , in cui si ha bisogno di cominciare a guardare un pò più da lontano tutto quello che componeva l'amato quadro , e iniziare a separare il grano dal loglio , dato che non è proprio il caso di buttare via tutto .
    D'altra parte io credo che questo discorso sia perfettamente identico e speculare per la destra ; è chiaro che sono fatti loro , ma io intanto guardo con un occhio diverso chi traversa la sua brava rifessione critica .
    E graziaddio ce ne sono . Nel frattempo abbiamo acquisito alcune certezze : primo , non abbiamo più " quelle " certezze , secondo , etichettare con intento dispregiativo come " comunista " o " fascista " chiunque non la pensi come noi diventa ogni giorno più idiota , e purtroppo abbiamo esempi illustri.
    Di poi , per capire davvero il valore delle proposte e dei fatti agiti da chi amministra o governa o si propone dobbiamo misurarlo sulla scala del valore e dei vantaggi per tutti , per la società , e non solo per qualcuno , prescindendo da come si etichettava .
    Il discorso è quasi identico per le parole " destra " e " sinistra " . Quello che voglio dire è che se continuiamo a distinguere secondo categorie di fatto obsolete , non potremo capirci più una mazza , e continueremo a fare boccuccia stuporosa ogni volta che sentiremo qualcuno dell'altra parte sostenere cause che consideravamo solo nostre . Naturalmente scremando ben bene propaganda e
captatio benevolentiae varie

1 commento:

Unknown ha detto...

Ho copiato questo articolo , che ho scritto tempo fa , dal mio sito statico .
Sono affezionato al mio vecchio sito , anche se negli ultimi tempi l'ho un pò abbandonato , proprio perche cercavo uno spazio più interattivo , che poi è questo . Ora devo trovare un modo per integrare le funzioni dei due siti ; magari trovare il modo di rendere interattivo anche l'altro , che non sarebbe male