I
piani di zona compresi nel Piano Regolatore Generale di Roma e le sue
varianti pongono molti problemi agli abitanti delle zone interessate. Quando abbiamo appreso del piano di zona, almeno io, non ho
immediatamente compreso la pesantezza delle
ricadute sulla
nostra zona. Andandoci un po' dentro abbiamo capito che si va a
prefigurare una serie di problemi nient'affatto leggeri per noi e per
tutta l'area circostante dei quartieri e delle borgate qui
intorno,che sono già da tempo saturi riguardo a viabilità, servizi
sociali, degrado, ambiente, indici abitativi e urbanistici.
Negli ultimi giorni ho cominciato a sentire proposte che parlano di contenere il danno cioé accettare il minimo possibile delle cubature, del consumo del territorio, del danno ambientale, geologico ecc....
Sommessamente, vorrei far presente che ci sono anche argomenti meno pessimisti volendo esaminare tutte le possibilità, sempre che lo si voglia fare. Prima di tutto credo che dovremmo almeno provare a far rispettare agli stessi estensori dei progetti gli impegni presi e le norme citate nelle fasi deliberative.Cercando di capire di cosa parliamo, per esempio:
Negli ultimi giorni ho cominciato a sentire proposte che parlano di contenere il danno cioé accettare il minimo possibile delle cubature, del consumo del territorio, del danno ambientale, geologico ecc....
Sommessamente, vorrei far presente che ci sono anche argomenti meno pessimisti volendo esaminare tutte le possibilità, sempre che lo si voglia fare. Prima di tutto credo che dovremmo almeno provare a far rispettare agli stessi estensori dei progetti gli impegni presi e le norme citate nelle fasi deliberative.Cercando di capire di cosa parliamo, per esempio:
Negli
incontri con l'assessore Caudo ci sono state alcune obiezioni da
parte dei “nostri” molto importanti, che l'assessore ha
elegantemente sorvolato, ma che penso vadano invece approfondite.
Queste riguardavano l'iter
amministrativo e attuativo dei piani (valutazione
estimativa,
deliberazioni,
convenzioni...).
Gli
atti sono pubblici e andrebbero
accuratamente spulciati. Leggo
dalla
relazione istruttoria:
varianti
urbanistiche da zone “N” ed “H2” a zona “E3”
......Cioé
da
verde pubblico e agro romano vincolato a “espansione”(?).....Darci
un'occhiata ? Ci sono esempi enormi a Roma di cambi di destinazione
delle
aree
illeciti. Progetti bloccati sospesi in un limbo sui quali qualcuno,
un giorno, dovrà decidere.
Dal
progetto approvato leggo:
(stringendo)
Comune
di Roma – XLIX Variante Integrativa sostitutiva del II PEEP,
inserimento del Piano di Zona D11 “Grotte Celoni” in variante al
P.R.G.. D.C.C. n. 163 del 25-26.07.2007 – Approvazione.
............sull’area
è presente un fosso parzialmente tombato che incanala le acque
superficiali ricadenti in circa 50 ha di terreno. Tale fosso dovrà
essere mantenuto integro come prescritto dal D.L. n. 152 del
03/04/2006 “Norme in materia ambientale”, che all’Art. 115,
tutela delle aree di pertinenza dei corpi idrici, Comma 1 vieta il
tombinamento di fossi ...........
il
fosso non dovrà, comunque, essere attraversato dalle opere in
progetto in modo da mantenere una luce idonea al passaggio delle
acque........ Eventuali
strade e linee di servizi dovranno essere progettate e realizzate in
modo da attraversare il fosso senza alterarne la sezione e senza
chiuderlo anche solo parzialmente..........pertanto occorre tenere
una distanza di almeno 10 m dalle sponde dei corsi d’acqua...........
nel
caso i risultati delle indagini non facessero ritenere possibile un
abbattimento della vulnerabilità della falda stessa e pertanto del
rischio di inquinamento, l’area in questione dovrà essere
considerata inedificabile e stralciata dal presente piano di
zona.........
E
tutta una lunga serie di prescrizioni, molto stringenti, in materia
geologica idrogeologica
e
archeologica che sono parte integrante del piano approvato.
Mappa alla mano, è praticamente impossibile edificare rispettando tutte le prescrizioni, ma per i costruttori non è un problema purtroppo, loro tirano su comunque.Tra l'altro ignorarle per me è andare in cerca di guai (allagamenti crolli e altre piacevolezze).
Mappa alla mano, è praticamente impossibile edificare rispettando tutte le prescrizioni, ma per i costruttori non è un problema purtroppo, loro tirano su comunque.Tra l'altro ignorarle per me è andare in cerca di guai (allagamenti crolli e altre piacevolezze).
Due
sono soprattutto le problematiche grosse per noi: la mobilità e il
dissesto idrogeologico e ambientale. Sono vari anni ormai che
mezz'ora di pioggia violenta ci regala venti centimetri d'acqua, le
fogne esplodono. E uscire da qui in macchina significa finire
imbottigliati senza speranza. La
viabilità del piano è “commovente”(vièddapiagne). Per chi sa come ci si muove
in questa zona è roba da Biancaneve e i sette nani. Metterci
altri 1250 appartamenti....non ci sono parole.
Allora,
se qualcuno deve lavorare, aziende e lavoratori, se i capitali e le
aree devo diventare redditizi, c'è
molto da fare, roba da lavorarci per anni. Noi, parlo dei comitati d.q. Villaggio Breda Fontana Candida e Gaia Domus, abbiamo già presentato un progetto alternativo per questa zona, il RE.VI.VAL. già definito negli indirizzi di massima. In collegamento con questa proposta io penso sia importante pensare a un progetto che includa tutto il territorio del sesto municipio, con gli stessi principi base del REVIVAL. Collegarci con gli altri quartieri ed elaborare un progetto che tenda al recupero e alla valorizzazione di questo versante di Roma, già pieno di problemi che continuano a crescere. Collegamenti viari più ampi e veloci tra i quartieri e tra questi e il centro, che tengano conto degli incrementi inevitabili, aree museali e artistiche, biblioteche, reti di trasmissioni dati, scuole, edilizia popolare, centri di servizi efficienti sia commerciali che amministrativi, parchi e aree verdi, tutte le strutture di smaltimento, sia delle acque che di tutti i tipi di rifiuti, che evitino esplosioni prossime venture, recupero dei bacini idrici naturali, e quant'altro emerga come bisogno e necessità sociale e ambientale. Tanto più necessario e urgente in quanto con l'anarchia e l'incuria attuali i problemi cresceranno sempre più.
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